
Emanato il decreto sulla certificazione dell’handicap
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 115 del 19 maggio 2006 ha trovato attuazione la norma prevista nella Legge Finanziaria per il 2003 (289/2002) sulla certificazione dell’handicap a fini scolastici.


Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha trovato attuazione la norma prevista nella Legge Finanziaria per il 2003 (289/2002) sulla certificazione dell’handicap a fini scolastici.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 115 del 19 maggio 2006 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 185 del 23 febbraio 2006 “Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell’articolo 35, comma 7, della Legge 27 dicembre 2002, n.289”.
Un lungo percorso ha accompagnato l’emanazione del decreto,soprattutto nel non sempre facile rapporto tra Stato e Regioni sull’integrazione scolastica, viste le competenze regionali in materia di sanità ed istruzione, è stato necessario il parere del Consiglio di Stato per riportare le procedure nei corretti confini istituzionali.
Riportiamo il testo finale del decreto che recepisce le modifiche richieste dalle Regioni in sede di conferenza unificata e che si applicherà per i nuovi accertamenti, successivi alla entrata in vigore.
Segnaliamo subito alle scuole che le eventuali richieste ai Direttori Regionali di posti di sostegno in deroga per il prossimo anno scolastico avvengono quindi sulla base della certificazione già raccolta con le iscrizioni.
Resta invece del tutto aperta la definizione dell’organico di diritto dei posti di sostegno, esplosa in questi anni di tagli, e richiamata nel parere del Consiglio di Stato che aveva osservato come il rapporto 1:138, fissato come dato statistico di riferimento, va rispettato ma può (e viene!) essere contraddetto nelle concrete realtà territoriali in cui il diritto all’integrazione va comunque assicurato; l’integrazione non può essere casuale, determinata dal luogo in cui si nasce.
Un problema ancora aperto cui il nuovo Ministro vorrà, auspichiamo, trovare soluzioni, dopo anni che hanno visto le famiglie battersi nei tribunali per ottenere la piena integrazione scolastica dei propri figli.
Legge n. 104 del 5 febbraio 1992
Roma, 25 maggio 2006
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