La Ministra dell’Innovazione si occupa di alternanza scuola-lavoro?
La valorizzazione degli insegnanti e del sistema di istruzione parte dal rispetto delle loro professionalità, della libertà di insegnamento e della capacità di progettazione autonoma delle scuole.
Questa mattina Paola Pisano, Ministra dell’innovazione del neo insediato governo Conti, durante una intervista al quotidiano “La Repubblica” ha ritenuto opportuno fare proposte su come i ragazzi delle scuole potrebbero impegnare il tempo previsto per le attività di alternanza scuola-lavoro, ora denominate PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento).
Secondo quanto dichiarato, la Ministra proporrà al titolare del MIUR di “usare le 200 ore di alternanza scuola-lavoro degli studenti mandandoli negli uffici pubblici a spiegare il digitale”. Ciò significa che questa attività, oggetto di tante contestazioni negli ultimi anni, oltre a essere imposta per il numero di ore, la presenza e la valutazione durante gli esami di stato, potrebbe essere imposta alle scuole anche per i contenuti da realizzare durante l’anno scolastico. Noi riteniamo, invece, che la professionalità e la competenza dei collegi docenti sia più che adeguata a progettare le attività che le competono.
Sorprende quanto il mondo della scuola possa interessare e coinvolgere, ad eccezione del momento in cui bisogna reperire adeguati finanziamenti perché possa rappresentare un autentico strumento di promozione culturale e sociale.
Al Ministro Fioramonti chiediamo di ascoltare e rispettare libertà di insegnamento e progettualità delle istituzioni scolastiche e di segnare la discontinuità a partire dalle scelte che si troverà a fare da subito, scelte che ricadono sulla quotidianità delle scuole, come appunto i PCTO o l’educazione civica, temi sui quali chiederemo di essere convocati al più presto.
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